Ebbene, Teodoro, questo è il carattere di ciascuno dei due: uno è quello dell’uomo realmente allevato nella libertà e nella disponibilità di tempo, l’uomo che tu, appunto, chiami filosofo, per il quale non è biasimevole apparire ingenuo, ed essere considerato una nullità quando incappi nella necessità di svolgere mansioni servili, per esempio, perché non sa prepararsi un sacco da viaggio con l’arredo per il letto né condire una vivanda, o fare discorsi adulatori. L’altro, dal canto suo, è di colui che è capace di svolgere tutte le mansioni di questo tipo velocemente e prontamente. Ma non sa gettarsi indietro il mantello sulla spalla destra alla maniera di un uomo libero, né cogliere l’armonia dei discorsi per cantare con inni adeguati la vera vita degli dèi e degli uomini felici.
Platone
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