George Perec
UN UOMO CHE DORME
Quodlibet
Macerata, 2017, pagine 170
Dai chiari riferimenti al celebre racconto di Herman Melville “Bartleby lo scrivano” - evocato esplicitamente a pag. 136 - “Un uomo che dorme” ci presenta un protagonista meno enigmatico del suo ispiratore: il giovane studente di Perec, dal giorno in cui non si presenta all'università per sostenere un esame, inizia a sperimentare l'estrema esperienza dell'inerzia e, con essa, l'illusione di potersi affrancare dai vincoli del vivere quotidiano. Scoprirà – non senza imporre al lettore un senso di claustrofobia – che, portando all'estremo l'esperienza della pigrizia, da questi vincoli non ci si può liberare.
Ciò non impedisce al giovane studente di vivere momenti di autentica libertà: e di comprendere a sue spese che anche nello sperimentare l'indolenza non bisogna esagerare perché - come insegnano gli esperti fannulloni - meglio essere pigri con pigrizia! O pigramente pigri.
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